Caprifoglio, Honeysukle

Caprifoglio, Honeysukle – Simbologia dei Fiori di Bach

Caprifoglio, Honeysukle
Caprifoglio, Honeysukle

Caprifoglio, Honeysukle è uno dei Fiori di Bach, metodo che oltre alle applicazioni in terapia è interessante per la simbologia sottostante. I Fiori di Bach sono applicati principalmente per una similitudine emozionale, ma evidenziano similitudini anche con miti, leggende e simboli. Nelle piante medicinali la teoria delle segnature del rimedio ha costituito a lungo nella storia della medicina un cardine per la comprensione dell’azione medicamentosa. La comunicazione tramite simboli ha rappresentato nel passato e rappresenta nel presente un particolare canale di informazione.

Caprifoglio, Honeysukle esprime un organotropismo  maggiore coerente con il campo emozionale ipertristezza. Le malattie organiche più frequentemente trattate con il  rimedio sono infatti : bronchite acuta, tosse convulsa o secca, asma, influenza, tonsillite, laringite con raucedine, afonia e  infezioni cutanee. Caprifoglio, Honeysukle esprime anche un organotropismo minore  coerente con ipocollera e le malattie organiche trattate sono pertanto: epatite, ittero, congiuntivite, artrite.

Caprifoglio, Honeysukle  è un arbusto rampicante molto forte, cresce ai margini dei boschi e nella brughiera. Quando un ramo tocca il suolo, sviluppa le radici e fa nascere una nuova pianta. Dunque riesce a far sì che le nuove piante rimangano attaccate alla piante madre, cioè al passato. Caprifoglio, Honeysukle non ama i  cambiamenti perchè se trapiantata, deve smettere di nutrirsi dalla pianta madre e valersi dalle proprie forze.

I greci chiamavano Caprifoglio, Honeysukle Peryclimenon da pericleio:  circondo, chiudo da ogni parte. L’infanzia e il passato hanno proprio questa caratteristica. Al contrario con l’adolescnza e l’ingresso nell’etaà adulta l’individuo procede fuori della protezione genitoriale. Questo percorso  da adulto nel mondo, conduce al suo apice ai mondi più lontani. L’uso sistemico dell’essenza è previsto per scopo spirituale di favorire la comunione con i mondi superiori, attenuando lo scetticismo religioso. Il rimedio è  denominato caprifoglio per la sua capacità ad arrampicarsi anche in ambienti impervi, come le capre che si inerpicano sui pendii delle montagne. Arrampicarsi sulle montagne è una simbolicamente un percorso verso vette spirituali. Caprifoglio, Honeysukle  è denominato anche “madreselva”, da “madre” in senso figurato.  Il nome “madreselva” si trova citato per la prima volta nell’opera dedicata ai rimedi fitoterapeutici del medico romano Scribonio Largo.  La madre in relazione a Caprifoglio, Honeysukle è da intendere come genitore, antenato, passato e origine. Il riferimento al quadro espresso dal rimedio è evidente.

Caprifoglio, Honeysukle:

I Fiori di Bach non sono prescritti tramite la simbologia o tramite diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma attraverso la descrizione della sofferenza emozionale espressa dal paziente secondo il principio della similitudine. Prescrivere Caprifoglio, Honeysukle  soltanto per la simbologia pertanto contrario al  metodo oltre che scarsamente efficace. La simbologia aiuta però a comprendere il senso biologico del rimedio. La conoscenza  corretta  dei Fiori di Bach  e delle sue basi metodologiche sono la premessa per l’uso dei rimedi da parte del medico. La presente descrizione non costituisce infatti un supporto all’autosomministrazione, ma consente una maggiore consapevolezza del lavoro svolto dai rimedi.  Pertanto  è consigliabile che a prescrivere i Fiori di Bach sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia e l’agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma

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