Castagno dolce, Sweet Chestnut – Simbologia

Castagno dolce, Sweet Chestnut – Simbologia dei Fiori di Bach

Castagno dolce - Sweet Chestnut
Castagno dolce – Sweet Chestnut

Castagno dolce, Sweet Chestnut è uno dei Fiori di Bach, metodo che oltre alle applicazioni in terapia è interessante per la simbologia sottostante. I Fiori di Bach sono applicati principalmente per una similitudine emozionale, ma evidenziano similitudini anche con miti, leggende e simboli. Nelle piante medicinali la teoria delle segnature del rimedio ha costituito a lungo nella storia della medicina un cardine per la comprensione dell’azione medicamentosa. La comunicazione tramite simboli ha rappresentato nel passato e rappresenta nel presente un particolare canale di informazione.

Castagno dolce, Sweet Chestnut esprime un organotropismo coerente con il campo emozionale gioia.  Nell’uso fitoterapico Castagno dolce, Sweet Chestnut è infatti indicato per azione vasoprotettiva, migliora la circolazione linfatica, flebotonico, emorroidi. Gli alberi di castagno dolce sono imponenti, con una chioma ampia e tonda, e arrivano sino a 40 metri di altezza. Solo dopo i 25 anni produce frutti. Castagno dolce, Sweet Chestnut cresce fino a diventare gigantesco, vive fino a mille anni, e dimostra un’eccezionale forza vitale. Seppure vecchio, dal suo tronco possono spuntare nuovi getti che danno inizio a una nuova crescita. Una storia popolare risalente al 1500  parla di un vecchio castagno che sopravvive nei secoli come protettore; si narra infatti che Giovanna D’Aragona figlia illegittima del re di Spagna Ferdinando il cattolico, in viaggio alla volta di Napoli fu investita con tutto il suo seguito di 100 cavalieri, da un fortissimo temporale sulle pendici dell’etna. Si rifugiarono tutti sotto un grande castagno. Quel gigantesco e provvidenziale albero fu  chiamato da quel giorno “castagno dei 100 cavalieri”. Nel 1923 a causa di un fulmine in parte bruciò, ma sopravvisse dando vita a 4  polloni generati alla sua base che oggi se misurati uniti vantano una circonferenza di 50 m. Per quanto riguarda le  segnature si osserva come il tronco  di Castagno dolce, Sweet Chestnut si erga diritto e sia caratterizzato da solchi verticali che formano intorno ad esso una spirale, come a denotare la particolare concentrazione di forze stabilizzanti e radicanti. Solo dopo i 25 anni Castagno dolce, Sweet Chestnut  dolce produce frutti. La farina ricavata dai frutti poteva sostituire quella di grano e il suo valore nutrizionale è assai elevato.  Il frutto è racchiuso in un riccio. Plinio si domandava perché un frutto di poco conto sia stato tanto protetto e tenuto nascosto da madre natura.  Con il passare degli anni la parte inferiore del tronco si sbriciola formando una cavità impiegata come tana dagli animali del bosco.  Gli antichi romani consideravano Castagno dolce, Sweet Chestnut consacrato a Giove o Zeus, padre degli dei, chiamato dunque “albero di Giove”. I latini infatti chiamavano i suoi  frutti “ghiande di Zeus”, molto usate nell’alimentazione.

Castagno dolce, Sweet Chestnut :

I Fiori di Bach non sono prescritti tramite la simbologia o tramite diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma attraverso la descrizione della sofferenza emozionale espressa dal paziente secondo il principio della similitudine. Prescrivere Castagno dolce, Sweet Chestnut   soltanto per la simbologia pertanto contrario al  metodo oltre che scarsamente efficace. La simbologia aiuta però a comprendere il senso biologico del rimedio. La conoscenza  corretta  dei Fiori di Bach  e delle sue basi metodologiche sono la premessa per l’uso dei rimedi da parte del medico. La presente descrizione non costituisce infatti un supporto all’autosomministrazione, ma consente una maggiore consapevolezza del lavoro svolto dai rimedi.  Pertanto  è consigliabile che a prescrivere i Fiori di Bach sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia e l’agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma

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