Mangiare le unghie e fiori di Bach

Mangiare le unghie e fiori di Bach

Mangiare le unghie
Mangiare le unghie

I fiori di Bach sono utili per il comportamento di mangiare le unghie quando espressione di uno stress patito. I fiori di Bach sono rimedi floreali che derivano dall’omeopatia classica e pertanto sono privi di effetti collaterali. Mangiare le unghie è un comportamento caratterizzato dalla compulsione a mordere le unghie delle mani talvolta ingerendole. Il comportamento di mangiare le unghie è  generalmente una risposta adattativa a stress , ma può essere anche un primo sintomo di malattie mentali più importanti, necessariamente da discriminare tramite la visita e gli accertamenti.

La malattia colpisce percentualmente più adolescenti che adulti e ed è valutata molto differentemente secondo la cultura e le regole sociali applicate. il mangiare le unghie è più comune nel sesso maschile che in quello femminile. I pazienti affetti possono estendere il comportamento oltre le unghie e rivolgerlo anche alla pelle e alle cuticole circostanti. Mangiare le unghie causa talvolta lesioni socialmente riconoscibili e talvolta motivo di vergogna, condizione che tende ad aggravare il quadro. Infezioni micotiche, virali o batteriche sulla lesione possono interferire  con le lesioni complicandole. Mangiare le unghie può comportare il trasferirimento di  microrganismi  verso la bocca. Si  osserva anche il contrario ovvero un trasferimento dalla bocca alle unghie.   Secondo la medicina biologica i tessuti implicati ovvero unghie  e bocca  appartengono entrambe campo emozionale ipocollera. Unghie e bocca sono infatti deputate al morso e il graffio. La coincidenza tra aree cerebrali deputate al comando di comportamenti aggressivi e  la lesione dei tessuti coerenti con tali comportamenti non è priva di legame significativo, degno di indagine.

Mangiare le unghie è una sofferenza comune, ma trascurata per la sua scarsa pericolosità. Non di meno l’intensità di questa condizione può impegnare notevolmente,  determinando la necessità di una terapia. La medicina convenzionale impiega nell’ mangiare le unghie la psicoterapia o nei casi più gravi l’impiego di farmaci appartenenti alla categoria degli antidepressivi. Anche piccole quantità di antipsicotici sono usati con la stessa indicazione.  Gli psicofarmaci  sopratutto nell’ mangiare le unghie sono da considerare però con prudenza. Talvolta  si osserva una proporzione discutibile tra entità del disturbo e l’invasività di tale strumento di terapia.  Per contrastare il comportamento di mangiare le unghie si possono impiegare anche farmaci a uso topico con l’indicazione di prevenire infezioni e scoraggiare  la compulsione tramite un cattivo sapore. Questo appraccio è certamente pragmatico, ma meno efficiente sulla sindrome adattativa a stress eventualmente connessa. I farmaci topici pur salvando le unghie,  possono anche aggravare lo stress percepito.

I fiori di Bach sono una tecnica naturale da considerare nel trattamento della mangiare le unghie , ma agiscono esclusivamente quando la condizione è stress correlata.   Il trattamento con i fiori di Bach è preceduto dalla visita, nella quale viene esposta la sofferenza emozionale connessa al comportamento di mangiare le unghie. Sono però altrettanto oggetto di valutazione le malattie fisiche e sopratutto è necessario escludere che il mangiare le unghie possa essere sintomo di una di esse. Parte integrante della valutazioni sono per tale ragione anche  le analisi strumentali e di laboratorio.  Pertanto è preferibile che ha prescrivere la terapia con i Fiori di Bach sia sempre un medico. La conoscenza dell’omeopatia per il medico che prescrive i fiori di Bach è  fordamentale per una corretta applicazione di questi rimedi.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma

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