Vitalba, Clematis

Vitalba, Clematis  – Simbologia dei Fiori di Bach

Vitalba - Clematis
Vitalba – Clematis

Vitalba, Clematis è uno dei Fiori di Bach, metodo che oltre alle applicazioni in terapia è interessante per la simbologia sottostante. I Fiori di Bach sono applicati principalmente per una similitudine emozionale, ma evidenziano similitudini anche con miti, leggende e simboli. Nelle piante medicinali la teoria delle segnature del rimedio ha costituito a lungo nella storia della medicina un cardine per la comprensione dell’azione medicamentosa. La comunicazione tramite simboli ha rappresentato nel passato e rappresenta nel presente un particolare canale di informazione.

La vitalba è una robusta pianta rampicante, legnosa, una vera liana. Essa si avvita dal fondo del bosco verso l’alto su per arbusti siepi e alberi  fino a 12 metri di altezza incontro la luce. Oppure la pianta striscia  quasi come un serpente sui rami degli  altri abitanti del bosco e si avvita in modo sinistrorso a suoi sostegni.  I  Francesi chiamano la Vitalba  “ erba degli accattoni”  perché una volta i mendicanti  ne  utilizzavano il succo per procurarsi artificialmente Irritazioni che apparivano come orribili piaghe.  Gli indiani trattavano con infusi diluiti eczemi e scabbia. In Omeopatia la Vitalba si applica per tutte le flogosi cutanee. Gli indiani trattavano con infusi diluiti eczemi e scabbia. L’organotropismo cutaneo indica secondo la MTC una relazione con il campo emozionale tristezza e  pertanto il rimedio si attiva quano il paziente vive conflitti biologici relativi al “contatto”.

Vitalba, Clematis:

I Fiori di Bach non sono prescritti tramite la simbologia o tramite diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma attraverso la descrizione della sofferenza emozionale espressa dal paziente secondo il principio della similitudine. Prescrivere Vitalba, Clematis  soltanto per la simbologia pertanto contrario al  metodo oltre che scarsamente efficace. La simbologia aiuta però a comprendere il senso biologico del rimedio. La conoscenza  corretta  dei Fiori di Bach  e delle sue basi metodologiche sono la premessa per l’uso dei rimedi da parte del medico. La presente descrizione non costituisce infatti un supporto all’autosomministrazione, ma consente una maggiore consapevolezza del lavoro svolto dai rimedi.  Pertanto  è consigliabile che a prescrivere i Fiori di Bach sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia e l’agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma

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